UNA BREVE STORIA DELLE ABITUDINI ALIMENTARI UMANE
Quando ci si approccia al mondo dell’alimentazione e della nutrizione, possono risultare poco chiari e confusi alcuni concetti fondamentali.
Di seguito riporto alcune tra le definizioni di base più basilari e rilevanti:
Alimento: prodotto o gruppo di prodotti naturali o parzialmente/totalmente trasformati contenenti uno o più nutrienti (es. mela, pollo, sogliola, cioccolato…)
Nutriente: ogni singola sostanza chimica o gruppo di esse necessaria o utile alla vita dell’organismo e contenuta all’interno di un alimento (es. glucosio, amido, caseine, sieroproteine, acido oleico…etc)
macronutrienti: nutrienti richiesti in quantità superiore ad 1 g al giorno, con funzione energetica (CARBOIDRATI, LIPIDI, PROTEINE ma solo in situazioni particolari!) e plastica (proteine, lipidi)
micronutrienti: nutrienti richiesti in quantità inferiore ad 1 g al giorno e in maniera continuativa → VITAMINE E MINERALI
Non nutriente: sostanza presente negli alimenti e priva di significato nutrizionale (polifenoli, fitosteroli)
Antinutriente: sostanza presente negli alimenti che interferisce con l’assorbimento dei nutrienti in esso contenuti (es. fitotossine dei legumi)
Dieta: dal gr diaeta, letteralmente stile di vita, inteso come un connubio tra alimentazione e nutrizione equilibrata e attività fisica
Teoricamente tramite l’alimentazione, l’uomo provvede a rifornirsi di tutti i nutrienti necessari. Purtroppo, questa asserzione è parzialmente vera, dato che per “alimentazione” s’intende un’alimentazione completa e bilanciata nella maggioranza dei nutrienti.
Per questo motivo è utile rivolgersi al biologo nutrizionista.
Storia dell’alimentazione umana
L’alimentazione è un fenomeno a base biologica, biochimica, chimica, fisica, fisiologica, antropologica e culturale: non solo l’uomo si nutre per dovere di sopravvivenza, ma anche per piacere. Le tradizioni culinarie sono in continuo divenire, varie secondo l’evoluzione storica ed etnica delle diverse popolazioni, tanto che ogni angolo di mondo ha sviluppato le sue combinazioni di sapori preferite trasformando anche drasticamente la materia prima a disposizione.
Linea del tempo delle abitudini alimentari umane
Preistoria: dieta carnivora cruda e poi cotta con la scoperta e la domesticazione del fuoco. Successiva domesticazione di piante ed animali (iniziano con cane, gatto, maiale, bue, capre e pecore) quindi agricoltura e allevamento. A quest’epoca l’uomo viveva come cacciatore-raccoglitore, cibandosi di animali cacciati e raccogliendo radici, tuberi, frutta fresca e frutta secca. La popolazione degli Hadza
e dei San vivono tuttora secondo questo stile di vita e rappresentano uno straordinario spaccato del passato e una ricchissima risorsa antropologica.
Età romana: aumento del consumo di cereali e commercio di prodotti esotici dalle diverse province dell’Impero e dai Regni esterni
Medioevo: aumento del consumo di carni nei ceti abbienti ma dieta povera di proteine animali nei ceti più poveri
1492, Scoperta dell’America: introduzione delle Solanaceae (patate, pomodori e melanzane, a lungo ritenute bacche velenose e quindi relegate ad ornamento → effettivamente le melanzane non possono essere consumate crude perchè la solanina è tossica, ma è inattivata con la cottura) e del cacao
1700-1800, Rivoluzione industriale: industria alimentare conserviera
1940-1960, Rivoluzione verde: maggior produttività agricola, coltivazioni intensive, miglioramente genetico delle specie coltivate, utilizzo di fertilizzanti e fitofarmaci
1980, Biotecnologie molecolari: miglioramento genetico mirato a specie coltivate, uso degli OGM (organismi geneticamente modificati) in mangimistica
oggi, Tecnologie di genome-editing: manipolazione ad hoc del genoma tramite la tecnologia della forbice molecolare CRISPR/Cas9
Oppure in forma grafica: